Carlo Gesualdo

sesto libro di madrigali

Qualsiasi ascoltatore, di ieri come di oggi, non può non rilevare nei madrigali del Sesto Libro, in queste “ventitré tartine di caviale” secondo l’arguta definizione di Stravinskij, il desiderio di estendere il più possibile i confini espressivi del madrigale polifonico.

Straordinaria bellezza, intensa espressione degli affetti, maestria del contrappunto e degli artifici musicali: si potrebbero riassumere in questi termini i loci critici più diffusi nel primo Seicento sul Gesualdo madrigalista. Ma alla gamma degli aggettivi ne vanno aggiunti almeno un paio, in parte sottesi nel concetto di artificio: ‘duro’ e ‘difficile’.


La registrazione discografica proposta dalla Compagnia del Madrigale, grazie alla bellezza delle voci, al virtuosismo dei cantanti e a un’interpretazione notevolmente innovativa, restituisce umanità, calore e ricchezza pittorica a un ciclo musicalmente tra i più complessi mai realizzati.

(Marco Bizzarini)


CARLO GESUALDO Sesto Libro di Madrigali | GCD 922801
LA COMPAGNIA DEL MADRIGALE

Francesca Cassinari, soprano
Rossana Bertini, soprano
Laura Fabris, soprano
Elena Carzaniga, alto
Giuseppe Maletto, tenor
Raffaele Giordani, tenor
Marco Scavazza, baritone
Daniele Carnovich, bass

DETTAGLI

Total playing time | 77:55
Recorded in Roletto, Italy, in June/July 2012
Engineered by Giuseppe Maletto
Produced by Sandro Naglia and CDM
Booklet essay by Marco Bizzarini
English – Français – Italiano – Deutsch

TRACCE

1 Se la mia morte brami
2 Beltà, poi che t’assenti
3 Tu piangi, o Filli mia
4 Resta di darmi noia
5 Chiaro risplender suole
6 Io parto, e non più dissi
7 Mille volte il dì moro
8 O dolce mio tesoro
9 Deh, come invan sospiro
10 Io pur respiro in così gran dolore
11 Alme d’Amor rubelle
12 Candido e verde fiore
13 Ardita Zanzaretta
14 Ardo per te, mio bene
15 Ancide sol la morte
16 Quel «no» crudel
17 Moro, lasso, al mio duolo
18 Volan quasi farfalle
19 Al mio gioir il ciel si fa sereno
20 Tu segui, o bella Clori
21 Ancor che per amarti
22 Già piansi nel dolore
23 Quando ridente e bella

io parto, e non più dissi
chiaro risplender suole
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